FESTIVAL DELLE TERRE D'ACQUA
Il presidente

Il presidente

Michele De Meo (Manfredonia, 1973), esperto in Revenue Management Alberghiero e Destination Management, si occupa di consulenza strategica e commerciale per strutture turistico-ricettive e imprese di servizi. È docente di marketing turistico presso enti di formazione diversi, amministratore di Remark Tourism Solution, società specializzata nella consulenza revenue, marketing, comunicazione e alta formazione professionale.

È stato componente della commissione regionale turismo, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia del Turismo della città di Manfredonia ed è attualmente console del Touring Club Italiano.

«Da qualche anno ho l’onore e il piacere di essere il Presidente della “Fondazione Re Manfredi”, soggetto che da trentuno anni è divenuto punto di riferimento e animatore culturale della città di Manfredonia e non solo».


Un passaggio di testimone con l’ex presidente Giovanni Tricarico per proseguire instancabilmente e in maniera vigorosa il percorso della tutela, promozione e valorizzazione della nostra terra – Manfredonia, il Gargano, la Puglia, il Mezzogiorno –, della sua bellezza, della sua unicità, della sua laboriosità, delle sue eccellenze, del suo prezioso capitale umano.

Per centrare questo nobile ed ambizioso obiettivo, la “Fondazione Re Manfredi” intende partire da una nuova forma di narrazione e d’azione, che sia linfa e stimolo 365 giorni l’anno per il tessuto sociale, culturale ed economico delle nostre comunità. Trait d’union di questo approccio è il turismo, concepito non solo come mero fattore economico, ma come fulcro dello sviluppo di una nuova visione di crescita sociale e culturale, come la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, l’accrescimento della consapevolezza dei cittadini, l’accoglienza e l’ospitalità, il senso civico e la vivibilità dei luoghi.

La nuova governance della Fondazione ha voluto dare al “Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi” e al “Festival delle Terre d’Acqua” un’impronta molto connessa a un territorio, quello meridionale, che ha bisogno e vuole guardare al futuro partendo dal presente e con la spinta del passato, partendo dai propri valori, dalle proprie tradizioni, dalla propria cultura, per guardare al futuro ma anche ad uno sviluppo possibile, ad un progresso concreto e che quindi tende a valorizzare i protagonisti di questo possibile futuro.

Consapevoli che la ricchezza del nostro territorio è anche la capacità di riconoscere coloro i quali per questo si sacrificano ed agiscono.