Bottega degli Apocrifi
La “Bottega degli Apocrifi” nasce a Bologna nel 2000 dall’incontro di tre studenti universitari che si stanno formando nelle discipline teatrali e uno studente del Conservatorio.
Nel 2004 la compagnia teatrale si trasferisce da Bologna a Manfredonia, città d’origine di alcuni membri del gruppo, per “portare il mestiere del teatro dove non c’era”, al Sud in particolare, mettendo radici, scegliendo di abitare artisticamente in permanenza la Capitanata.
Accanto alla produzione e circuitazione dei propri spettacoli, la Compagnia vuole contribuire alla formazione di una cittadinanza consapevole, considerando come target di riferimento l’intera comunità territoriale, con particolare attenzione ai ragazzi.
Nel 2008 partecipa al Bando per la gestione del Teatro Comunale di Manfredonia, quando nessuno pensava che una compagnia teatrale potesse gestire uno spazio pubblico.
Pochi mesi dopo, la Regione Puglia pubblica il bando dei Teatri Abitati: teatri pubblici gestiti da compagnie affinché ne diventino il loro luogo di produzione artistica, trasformandosi in un presidio culturale territoriale.
Le Residenze dei teatri abitati hanno fornito il necessario supporto a ciò che in Puglia anche altre compagnie già facevano per vocazione: tentare di incidere con la pratica artistica sulla qualità della vita di un territorio.
Nel 2010 la compagnia debutta col suo primo spettacolo per le nuove generazioni, Nel bosco addormentato, con cui vince i premi Eolo, la Rosa d’oro del Festival di Padova e l’Uccellino azzurro del festival di Molfetta.
Da allora la compagnia è inserita nell’Albo dello Spettacolo della Regione Puglia, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal 2010 sperimenta progetti di formazione internazionali col sostegno della Comunità Europea.
La compagnia è parte attiva di reti di settore nazionali (C.Re.S.Co., Assitej Italia, ANCTI) e regionali (Distretto Puglia Creativa) e opera in sinergia con molteplici attori territoriali (Scuole, Comuni, Associazioni, imprese sociali), orientando le sue attività tra produzione e circuitazione di spettacoli per i giovani e per il pubblico adulto, formazione teatrale e musicale distinta per fasce d’età, programmazione teatrale in serale, pomeridiana per bambini e famiglie, in matinée per le scuole, organizzazione di workshop con artisti del panorama nazionale e internazionale e di progetti speciali volti alla contaminazione tra artisti e cittadini, con l’obiettivo di annullare le distanze tra cittadinanza e teatro.
Marco Ficarelli
Marco Ficarelli è un Alto Dirigente che ha maturato oltre 25 anni di esperienze diversificate in aziende nel settore dei beni di largo consumo, specializzato in prodotti di bellezza di lusso, professionali e di consumo. Nella sua carriera ha conseguito ottimi risultati nel consolidamento del valore del marchio e nell’organizzare i processi di trasformazioni aziendali in mercati diversi e dinamici in Europa, Asia e nelle Americhe.
Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Manfredonia dal 1989 al 1994, ottiene la Maturità Scientifica con la votazione di 60/60, completa la propria formazione dal 1994 al 1998 presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma, dove consegue col massimo dei voti e la lode la laurea in Management. Inoltre, segue gli studi in Amministrazione e Gestione Aziendale Generale presso l’Università di Exeter dal 1996 al 1997. Vanta notevolissime competenze in strategia, gestione del marketing e gestione del marchio. Parla fluentemente Inglese e Francese.
Dopo 9 mesi come Auditor presso Deloitte, la sua carriera lavorativa inizia nel 1998 presso la Unilever Italia nella direzione marketing della divisione Frozen Food, a cui segue, dopo tre anni, un incarico presso la Ferrero Scandinavia AB come Marketing & Trade Marketing Manager e International Brand Manager.
Nel 2006 lavora in Luxottica Group come Country Manager per il Nord Europa.
dal 2008 al 2017 lavora presso la Elizabeth Arden, prima come General Manager per Italia e Francia, poi come General Manager per il mercato Europa-Medio Oriente-Africa, infine come Vice-Presidente per l’Asia Orientale, con piena responsabilità del Controllo di Gestione dell’Azienda oltre che nella gestione dei diversi canali di distribuzione.
Dal 2017, Marco ha ricoperto diversi ruoli presso la Revlon Inc., tra cui Senior Vice President per l’Asia, dove ha portato a termine con successo l’integrazione tra i marchi Elizabeth Arden e Revlon a seguito della loro acquisizione. Ha poi avuto un ruolo da protagonista nell’implementazione delle campagne di marketing, nello sviluppo di un forte programma CRM e nel lancio di nuovi prodotti.
Dal 2018 lavora presso la Coty come vicepresidente esecutivo per la regione Asia-Pacifico e come vicepresidente senior per la bellezza professionale in Europa.
Attualmente lavora come Chief Revenue Officer per Orveon Global, in qualità di Responsabile dello sviluppo della futura strategia di generazione di ricavi dell’azienda nei mercati internazionali.
Attribuisce grande importanza al lavoro di squadra e lavora molto sulla crescita dei talenti.
Gianna Elisa Berlingerio
Gianna Elisa Berlingerio, madre di tre figli e avvocata, è un Alto Funzionario della Regione Puglia.
Dopo la laurea con lode in giurisprudenza, la specializzazione in Diritto ed Economia delle Comunità europee e il dottorato di ricerca in Diritto pubblico dell’Economia, svolge la professione forense.
Dal 2009, alla passione per il diritto affianca l’attività di dirigente regionale presso la Regione Puglia, dove mette a frutto l’esperienza svolta fra Bari e Bruxelles come avvocato nel campo del diritto amministrativo e le competenze acquisite con la Specializzazione in diritto ed economia delle comunità europee e con il dottorato di ricerca di Diritto pubblico dell’economia.
Dal 2016 dirige strutture del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, seguendo la nascita e l’evoluzione di Misure regionali basate sui fondi strutturali, permettendo la nascita di imprese e la loro crescita trainata dalla ricerca, dallo sviluppo e dalla innovazione.
Ha avviato nuovi strumenti di ingegneria finanziaria, quali il microcredito, il fondo per l’efficientamento energetico, la garanzia diretta e di portafoglio; ha riformato i regolamenti regionali e i bandi sugli aiuti nell’ottica della semplificazione e dell’accelerazione della spesa, ha introdotto premialità collegate agli effetti concreti degli incentivi sul territorio.
Dal maggio 2021 è Direttore del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia, dove si occupa di aiuti alle imprese per gli investimenti, la ricerca e lo sviluppo, l’internazionalizzazione, la cooperazione territoriale interregionale, l’innovazione di processo e di prodotto. Si occupa anche delle infrastrutture industriali e della crisi d’impresa, dell’energia e delle politiche giovanili.
Da due anni è impegnata nella programmazione delle risorse a disposizione, concentrandosi col suo team su obiettivi ambiziosi, ma concreti e misurabili: la trasformazione digitale, la transizione verso modelli di sviluppo green, la sostenibilità sociale delle dinamiche economiche, le politiche giovanili, la parità di genere. Sta elaborando un Programma di Sviluppo del Dipartimento che prevede di trasformare entro il 2030 la Puglia in un territorio di eccellenza per innovazione, qualità della vita e sviluppo sostenibile, per attrarre imprese e persone da tutto il mondo.
Claudia Potenza
Nata a Manfredonia nel 1981, Claudia Potenza è un’affermata attrice italiana. Attratta fin da piccola dalla recitazione, dopo la Laurea in Lettere – arti e scienze dello spettacolo alla Sapienza di Roma, partecipa al Laboratorio teatrale ”la scaletta” del maestro Gianni Diotajuti, agli Stages di Anton Milenin e di Doris Hicks, al corso di perfezionamento “Audition”, dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio D’Amico”. Inizia quindi a lavorare in teatro; poco dopo ottiene ruoli in fiction televisive e film diretti da importanti registi. La sua carriera TV inizia nel 2003 con la serie Distretto di Polizia; nel 2009 partecipa alla miniserie Puccini, di Giorgio Capitani; debutta poi nel cinema con i film Feisbum e Viola di mare. L’anno successivo, con Rocco Papaleo, è Maria Teresa nel film Basilicata coast to coast (Nomination al David di Donatello come migliore attrice non protagonista). Nel 2011 Virzì la dirige nel ruolo di Simona, nel film I più grandi di tutti; partecipa quindi al film Un natale per due con Alessandro Gassman ed Enrico Brignano. Nello stesso anno partecipa allo spettacolo di Canale 5 Resto Umile World Show, di Checco Zalone. Nel 2012 recita nel cortometraggio La stagione dell’amore, di Silvestre, e nel pluripremiato film Magnifica presenza di Özpetek. Nel 2013 è una delle protagoniste della serie Il clan dei camorristi; prende parte al cortometraggio Meglio se stai zitta, di Elena Burika; recita quindi in Outing – Fidanzati per sbaglio, di Matteo Vicino; con Rocco Papaleo partecipa al cast di Una piccola impresa meridionale (Nomination Nastri d’Argento e Premio Kineo come migliore attrice giovane rivelazione alla 70^ Mostra internazionale del Cinema di Venezia).
Nel 2015 Pupi Avati la dirige nel ruolo di Adele nel film TV Con il sole negli occhi. Nel 2016 recita nel cortometraggio Per sempre; interpreta il ruolo di Agnese nel film Era d’estate, diretto da Fiorella Infascelli; recita nel film Monte, di Amir Naderi (Nastro d’Argento 2017). Nel 2017 è una delle interpreti del film Non c’è campo di Federico Moccia e di Nove lune e mezza, per la regia di Michela Andreozzi. L’anno successivo partecipa al film Si muore tutti democristiani, per la regia de Il Terzo Segreto di Satira. Nel 2019 recita nelle serie TV Non mentire, e ne La Compagnia del Cigno. Seguono nel 2021 il film TV Tutta colpa della fata Morgana e la serie TV Vita da Carlo, con Carlo Verdone, quindi il film Da grandi, di Fausto Brizzi (2023).
Comune di Monte Sant’Angelo
C’è una Città, nel Sud Italia, nella meravigliosa Puglia, che un Arcangelo ha scelto come sua dimora terrena. Il suo nome è Michele e il suo Santuario, da più di 1500 anni, è meta ininterrotta di
pellegrinaggi da tutto il mondo. C’è una Grotta a Lui dedicata attorno alla quale si è sviluppata una città dove Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi hanno lasciato importanti tracce del loro passaggio e ne hanno fatto uno scrigno di storia e di monumentale cultura.
C’è una Città, nel Parco Nazionale del Gargano, dove i millenari alberi di una Foresta incantata disegnano percorsi inaspettati. Un vero e proprio Santuario naturalistico. C’è una Città, a più di 800 metri, dove la montagna abbraccia il mare, dove 24 Eremi incastonati nella roccia raccontano il silenzio e la meditazione, dove i passi hanno segnato cammini lungo la Via che porta in Terra Santa, dove la tradizione gastronomica si intreccia col folklore, dove i suoi monumenti custodiscono tracce di una storia millenaria e dove le bianche case si uniscono all’azzurro del cielo e dipingono magiche armonie. C’è una Città, dove abita la bellezza. C’è una Città sorprendente, luogo del silenzio e dello spirito, della cultura, del buon cibo, delle esperienze uniche ed emozionanti.
Questa Città è Monte Sant’Angelo, la Città dei due Siti UNESCO.
Riconoscimenti ottenuti: 2014, il National Geographic inserisce la Grotta dell’Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo, unica italiana; 2017, Skyscanner (tra i maggiori motori di ricerca di viaggi) inserisce Monte Sant’Angelo tra le venti città più belle d’Italia; la Regione Puglia la inserisce nell’elenco regionale dei “Comuni a economia prevalentemente turistica e città d’arte”; 2018, la guida verde Michelin assegna le tre stelle al centro storico; 2022, il magazine nazionale ambientalista “GreenMe” inserisce la Foresta Umbra tra le 10 più belle al mondo, unica italiana; 2020, la Città viene certificata tra i “Borghi più belli d’Italia” dall’omonima associazione nazionale; 2022, con un dossier comprendente 40 progetti culturali, 28 mesi di produzione culturale, 7 festival, 7 arti rappresentate, 3 eventi vetrina, è tra le 10 finaliste della Capitale italiana della cultura per il 2025; 2024, Monte Sant’Angelo è Capitale della cultura pugliese, fremente di appuntamenti e attività culturali teatrali, cinematografiche, scultoree, letterarie, che di mese in mese stanno coinvolgendo studenti, associazioni locali e cittadini con artisti e studiosi del panorama nazionale e internazionale.
Fonte: https://monte-sant-angelo-api.municipiumapp.it/s3/4280/allegati/captale-cultura/un-monte-in-cammino-2024_progetto.pdf
Fabrizio Gifuni
Nato a Roma nel 1966, è un attore e regista teatrale italiano. Dopo l’Accademia nazionale d’arte drammatica, esordisce in teatro nel 1993 con “Elettra” e la “Trilogia della villeggiatura” di Goldoni. La sua carriera cinematografica inizia nel 1996 col film “La bruttina stagionata”. Crea e interpreta spettacoli teatrali, tra cui “I kiss your hands, catalogo semiserio delle lettere di Mozart”, “Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un’amicizia in versi”. Col progetto “Gadda e Pasolini, antibiografia di una nazione” ottiene il Premio Ubu 2010 per il miglior spettacolo e il miglior attore dell’anno, Premio della critica e Premio maschere d’oro del teatro. Nel 2012 registra la lettura integrale di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Gadda e nel 2014 quella di “Ragazzi di vita” di Pasolini. Nel 2014 è in scena con “Lo Straniero, un’intervista impossibile”, l’anno dopo con “Ragazzi di vita”, quindi con “Lehman Trilogy”. Nel 2016 vince il premio Le Maschere del teatro italiano come miglior attore. Nel 2017/18 è protagonista dello spettacolo “Freud o dell’interpretazione dei sogni”. Fra i suoi ultimi lavori per il teatro, “Con il vostro irridente silenzio, studio sulle lettere dalla prigionia e sul Memoriale di Aldo Moro”. Fra i suoi lavori per cinema e Tv: “Vite in sospeso”, “Così ridevano” (Leone d’oro 1998 a Venezia), “L’amore probabilmente”, “Il partigiano Johnny”, “Hanniba”l, “La meglio gioventù” (premiato a Cannes nel 2003), “Romanzo di una strage”, “De Gasperi – L’uomo della speranza” di Liliana Cavani, “Musikanten” di Battiato, “Signorina Effe”, la miniserie “Paolo VI – Il papa nella tempesta”. Nel 2010 interpreta lo psichiatra Basaglia nella miniserie Tv “C’era una volta la città dei matti…”. Tra il 2011 e il 2012 prende parte ai film “La kryptonite nella borsa”, “La leggenda”. Nel 2014 partecipa al film “Il capitale umano” di Virzì, con cui vince David di Donatello, Nastro d’Argento e Premio Gassman. Nel 2015 è fra gli interpreti di “Fai bei sogni” di Bellocchio. Dal 2017, con Natalia Di Iorio, cura la stagione teatrale al Garibaldi a Lucera, città a cui lo lega il ricordo del nonno Gianbattista, storico bibliotecario cittadino. È poi protagonista dei film Tv “Prima che la notte”, e “La belva”. Nel 2022 torna a interpretare Aldo Moro col film “Esterno notte” di Bellocchio, vincendo il David di Donatello e il Nastro d’Argento Grandi Serie come miglior attore protagonista. Nel 2023 torna a lavorare con Bellocchio nel film “Rapito”.
Ludovico Vaccaro
Ludovico Vaccaro è il procuratore capo della provincia di Foggia, dove si è insediato nel 2018 dopo la designazione all’unanimità dal Consiglio superiore della magistratura, una decisione quasi certamente presa come risposta ai fatti di cronaca nera che avevano colpito il territorio, culminati con la strage del 9 agosto 2017 a San Marco in Lamis. Vaccaro ha ricoperto il posto lasciato vacante dal Collega Leonardo Leone De Castris, trasferito a Lecce. Nato a Foggia nel ’60, sposato con figli, entra in Magistratura nel 1990. Per un anno è stato Giudice per le Indagini Preliminari a Bari e poi per sei anni Giudice per le Udienze Preliminari. Successivamente viene trasferito alla Procura di Foggia, dove come Pubblico Ministero si è occupato di criminalità organizzata, estorsioni, in particolare combattendo in prima linea contro la mafia foggiana, ricevendo pesanti minacce di morte per l’impegno profuso nel contrasto a quella che è stata soprannominata la faida del Gargano, che vede opposte due famiglie che da generazioni si fanno la guerra per il controllo del territorio attraverso una catena lunghissima di omicidi. Tra le operazioni più importanti portate a termine durante il suo servizio presso il tribunale di Foggia, grande scalpore ha suscitato la famosa maxi inchiesta riguardante le truffe all’Inps che vedeva indagati ben sedici avvocati. In quegli anni da Pubblico Ministero, Vaccaro ha acceso più volte i riflettori sui problemi del Foggiano, teatro di una vera e propria escalation criminale, trovandosi a dover fronteggiare l’ondata di violenza che ha coinvolto il territorio tra agguati mortali, bombe agli imprenditori che non pagavano il pizzo e comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, non mancando di sottolineare la pesante scopertura in organico per l’unico presidio giudiziario presente in una provincia, quella di Foggia, grande più dell’intera Liguria. In questi anni Vaccaro si è anche interessato del preoccupante fenomeno dell’abbandono di ecoballe di rifiuti provenienti perlopiù dalle regioni al confine con la Puglia. Nel marzo di questo anno ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’Associazione Impegno Donna per l’attivazione di uno sportello contro la violenza maschile sulle donne. Nell’ultima sua audizione in Commissione parlamentare antimafia, Vaccaro ha poi trattato il grave tema dell’abbandono dei rifiuti e delle carcasse di auto, sulle strade e nei terreni della Capitanata, sollecitando l’individuazione di un sistema di recupero a spese dello Stato con eventuale rivalsa sui responsabili.
Cantina d’Araprì
Cantina d’Araprì nasce a San Severo nel 1979 da un’intuizione di tre amici che hanno in comune la passione per il jazz, il vino e i vitigni autoctoni del Tavoliere.
Alla base di questo progetto c’è la convinzione di poter produrre anche al Sud spumanti di pregio, oltre all’intuizione vincente di poter valorizzare nelle bollicine il vitigno autoctono della Capitanata “Bombino Bianco”.
Dal lontano 1979, la produzione non si è mai fermata, tant’è che nel 2019, proprio nel quarantesimo anno di attività, ha luogo l’entrata a pieno titolo della nuova generazione, rimarcando un vero e proprio passaggio di testimone verso i figli Anna d’Amico, Daniele Rapini e Antonio Priore, con la trasformazione della società in Società Agricola. E per celebrare i quarant’anni di attività un nuovo spumante rosé prodotto esclusivamente da Uva di Troia “Sansevieria”. Anche queste azioni intraprese nel solco del riscatto e della valorizzazione di un territorio ricco di uomini, tradizioni e di cultura, storicamente vocato alla viticoltura di qualità, e dotato di un grande patrimonio storico e paesaggistico. Nel 2°Rapporto sulle Eccellenze d’Italia dell’EURISPES la d’Araprì si fregia dell’attributo “Principi dello Spumante”.
Infine i riconoscimenti del 2013 con l’Oscar come miglior Vino Spumante conferito da Bibenda-Associazione Italiana Sommelier, del 2015 con il Vino dell’Emozione della Guida Sparkle di Cucina&Vini e del 2016 con il TasteVin della Guida Vitae dell’AIS, in un certo senso coronano il lavoro di trentacinque anni – anche se, ad oggi, sono 45 gli anni di attività – e finalmente il territorio della Daunia si afferma per la prima volta nel panorama italiano come zona vocata per la spumantizzazione col Metodo Classico.
A d’Araprì va riconosciuto il merito di essere stata la prima cantina a far nascere e a guidare l’affermazione degli spumanti autoctoni, soprattutto nel Sud Italia. L’attività è dislocata in due strutture, una aperta da settembre a marzo, periodo in cui viene lavorata l’uva e trasformata in vino, l’altra situata nel centro storico della città, dove il ciclo di produzione viene completato. Proprio per questo, d’Araprì può vantare un altro grande merito, ovvero quello di aver saputo valorizzare un edificio del centro storico della città di San Severo: Palazzo d’Araprì, una costruzione di fine Ottocento situata nel cuore della città, sopra le antiche Cantine di affinamento dello Spumante.
Molto più di un semplice spazio aziendale aperto ad eventi, dove del vino si parla, si discute; dove il vino si degusta, si celebra; dove il vino è arte, scienza, cultura, emozione.
Fonte: https://www.darapri.it/
Giacinto Fiore
Giacinto Fiore è una figura di rilievo nel panorama italiano dell’intelligenza artificiale: ha dedicato gran parte della sua carriera a questo settore, più precisamente alla diffusione di questa tecnologia rivoluzionaria. Fiore è anche co-fondatore della community “Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice”, insieme a Pasquale Viscanti, con l’obiettivo di rendere l’IA accessibile a tutti, con particolare attenzione per imprenditori, manager e studenti che vogliono esplorare e sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale: ogni settimana si esplorano le ultime tendenze e sviluppi nel campo dell’IA, rendendo le informazioni tecniche comprensibili e accessibili a tutti. Questo podcast è diventato un punto di riferimento per chiunque voglia rimanere aggiornato sulle evoluzioni tecnologiche e capire come queste possano influenzare vari settori.
Tra i principali contributi di Giacinto Fiore c’è la creazione della “AI WEEK”, un evento annuale di grande rilevanza in Italia dedicato all’intelligenza artificiale, che attira migliaia di partecipanti e speaker di fama internazionale. Questo evento offre una piattaforma di confronto e aggiornamento per tutti gli operatori del settore, presentando le ultime innovazioni e applicazioni pratiche dell’IA.
Fiore ha anche co-fondato “AI Play”, una piattaforma video on-demand paragonata a una sorta di “Netflix” per l’intelligenza artificiale: su questa piattaforma, i professionisti del settore possono trovare contenuti aggiornati e approfondimenti condivisi dai manager di aziende leader come Microsoft, IBM, Google e molte altre.
La passione di Fiore per l’educazione e la divulgazione si riflette nel suo ruolo di mentor e advisor per numerose start-up tecnologiche. Collabora con università e centri di ricerca, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni di innovatori e specialisti del settore. Inoltre, è co-autore di diversi libri che trattano l’intelligenza artificiale in modo chiaro e comprensibile, rendendo queste informazioni accessibili a un pubblico più ampio.
La visione di Giacinto Fiore è quella di creare una cultura diffusa dell’intelligenza artificiale, dove la tecnologia non solo supporta il business, ma contribuisce anche al miglioramento della società. Il suo impegno costante e le sue numerose iniziative hanno un impatto significativo sul modo in cui l’IA viene percepita e utilizzata in Italia, rendendolo un punto di riferimento imprescindibile nel settore. Con la sua attività incessante e le sue numerose iniziative, Fiore contribuisce attivamente al futuro della tecnologia in Italia, dando un apporto concreto alla crescita e allo sviluppo di un ecosistema innovativo e all’avanguardia.
Antonino
Antonino Spadaccino, meglio conosciuto semplicemente come Antonino, è un cantante italiano di talento originario di Foggia, nato il 9 marzo 1983. La sua passione per la musica si è manifestata sin dalla giovane età, spingendolo a perfezionare le sue abilità canore e a cercare opportunità per esibirsi di fronte a un pubblico sempre più ampio.
Il grande pubblico ha avuto modo di conoscere Antonino grazie alla sua partecipazione e vittoria nella quarta edizione del talent show “Amici di Maria De Filippi” nel 2005. La sua voce potente e versatile, capace di spaziare tra vari generi musicali, ha conquistato immediatamente il cuore degli spettatori e degli addetti ai lavori. Questo successo gli ha aperto le porte del mondo discografico, permettendogli di avviare una carriera ricca di soddisfazioni e riconoscimenti.
Il suo album di debutto, “Antonino”, pubblicato nel 2006, ha ottenuto un buon riscontro di critica e pubblico, consolidando la sua posizione nel panorama musicale italiano. Da allora, Antonino ha continuato a pubblicare musica di alta qualità, esplorando diversi stili e collaborando con importanti artisti della scena nazionale ed internazionale.
Tra i suoi lavori più apprezzati si annoverano i brani “Resta ancora un po’”, scritto per lui da Emma Marrone, e “Ali Nere”, che hanno messo in luce la sua capacità di interpretare con grande intensità emotiva testi profondi e melodie coinvolgenti. La sua discografia è caratterizzata da una continua evoluzione, con l’intento di rinnovarsi e sperimentare, senza mai perdere di vista l’essenza della sua arte.
Oltre alla sua attività discografica, Antonino è un performer carismatico, capace di incantare il pubblico con esibizioni live emozionanti e coinvolgenti. La sua presenza scenica e la sua voce inconfondibile lo rendono un artista completo, capace di trasmettere emozioni autentiche in ogni sua performance.
Antonino non è solo un cantante di talento, ma anche una persona impegnata nel sociale. Ha partecipato a numerose iniziative benefiche e ha usato la sua notorietà per sensibilizzare il pubblico su importanti tematiche sociali.
Nel corso della sua carriera, Antonino ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, a testimonianza del suo valore artistico e del suo impatto nel mondo della musica italiana. La sua dedizione alla musica e il suo impegno costante lo rendono un esempio per molti giovani artisti emergenti.
Oggi, Antonino continua a lavorare su nuovi progetti musicali, portando avanti con passione e determinazione la sua carriera. La sua voce inconfondibile e il suo talento lo confermano come una delle voci più interessanti e apprezzate del panorama musicale italiano contemporaneo.